lunedì 23 ottobre 2017

ROSA MOYESII

 Questa rosa è appartenente al gruppo delle cosi dette rose selvatiche, cioè quelle rose che non sono state selezionate dall'uomo e hanno mantenuto le loro caratteristiche primitive.
La sua zona di appartenenza è la Cina occidentale, e questo le dona delle caratteristiche "esotiche".
Nello Yunnan i suo cespugli arrivano fino a 6000 m di altitudine e questo la dice lunga sulla sua robustezza. Il suo carattere esotico l'ha resa popolare nei giardini occidentali all'inizio del xx  secolo , quando ci fu una vera e propria moda  per tutto quello che era cinese, e accanto a porcellane, sete e dipinti, comparivano anche le rose.
Pianta robusta, che fiorisce una sola vota, ma profusamente. I fiori sono semplici a 5 petali, di 5
cm di diametro, di colore variabile, indipendenza del terreno o dell'età della pianta.
Solitamente sono rossi e in certe piante quasi rosa. La foglia è composta da foglioline glabre nel numero da 7 a 13 . Come tutte le rose selvatiche regale un ornamento invernale nei cinorrodi rosso arancio lucido a forma di fiasco.



                                                                   

Foto tratta da wikipedia

martedì 3 ottobre 2017

UN ESTATE DA DIMENTICARE



UN ESTATE DA DIMENTICARE




Storie di siccità di unʼ Estate da dimenticare e che ancora non è finita . Ebbene si ! è stata unʼestate davvero faticosa sia in vivaio che nel giardino. Le temperature hanno sfiorato i quaranta gradi per molti giorni, per molte settimane, per molti mesi e la notte non è andata meglio : abbiamo avuto , durante la notte, anche temperature di 26 gradi. Eʼ stato caldo, davvero caldo, da giugno fino ad ora, ed è ancora caldo e siamo solo ai primi di settembre e ancora non piove ma soprattutto non è piovuto e , se è piovuto, si è trattato di qualche goccia caduta “casualmente” .Ha anche tirato vento e si sa che il vento aumenta la traspirazione fogliare : insomma. come diciamo in Toscana. “agli zoppi grucciate “. Non ho idea di come sia la situazione in altri luoghi ma qui a Firenze, zona Scandicci, è andata cosi. Effettivamente sono preoccupata perché, benché muniti di invaso di raccolta dʼacqua e due pozzi in vivaio, di grandi cisterne di raccolta di acqua piovana in giardino, i danni ci sono e se continua cosi sarà ancora peggio. Nel mio giardino stanno soffrendo anche i grandi alberi e vi assicuro che sono abituati a bere poco e anche il mio prato naturale è praticamente secco . Io non possiedo e non ho mai posseduto un impianto di irrigazione. Ho sempre considerato lʼacqua come un bene preziosissimo, anzi il più prezioso, più prezioso di qualsiasi gioiello, di qualsiasi macchina o pelliccia e sicuramente del petrolio; non lʼho mai sprecata e non ho mai capito perché venga considerata un bene che non avrà mai fine e per tale ragione la si utilizza male sprecandola ed inquinandola incoscientemente nei peggiori dei modi, come se non fossimo noi a doverla bere. So ben io cosa significa quando un pozzo si secca e il vivaio pieno di piante ha bisogno di essere innaffiato. Di fatto è quello che è successo : un pozzo nel vivaio si è “seccato” ma, regolando la portata dellʼaltro, (cioè diminuendola al minimo) siamo stati in grado di irrigare le rose a giorni alterni. Abbiamo suddiviso il vivaio in settori, controllando i tempi di irrigazione al secondo per non sprecare nemmeno una goccia del prezioso liquido e così i risultati si sono visti : seppur alcune rose , specialmente le inglesi, hanno sofferto perché abituate a climi ben più freschi, le rose cinesi , in quanto più rustiche, si sono comportate in maniera egregia sia in vivaio che in giardino. Eʼ chiaro che, in questo momento, non sono particolarmente fiorite ma, come potete vedere dalle foto delle piante del giardino, hanno foglie turgide e belle verdi e non sono mai ,e dico mai, state bagnate. Naturalmente, per evitare irrigazioni dʼimpianto, io pianto le rose, così come faccio per tutte le altre piante, nel periodo autunnale cosi che è il cielo che provvede a bagnarle ; inoltre, durante il primo anno, annaffio solo raramente ma molto bene per spingere la pianta a affondare le radici in profondità laddove il terreno è più fresco. In estate si possono effettuare le potature verdi ,cioè si taglia una parte della vegetazione per stimolare la rosa a produrre nuovi getti che porteranno le fioriture dʼautunno; in caso di intensa siccità tale potatura estiva è utile per diminuire la traspirazione della pianta. Ben si può osservare che questo naturale sistema di autodifesa delle piante avviene normalmente in ogni periodo siccitoso quando appunto le stesse perdono naturalmente un poʼ di foglie proprio per diminuire la traspirazione complessiva . Chinensis Mutabilis Rosa di origine Cinese. Fu, probabilmente, introdotta in Italia nel 1700 e trovò la sua prima collocazione nellʼIsola Bella, dove era coccolata dai giardinieri del principe Borromeo. Si tratta di un morbido cespuglio semispogliante e, in climi non freddissimi, sempreverde. Arriva ad unʼaltezza di 4 metri. Molto frugale per quel che riguarda il terreno, praticamente esente da malattie, resistentissima alla siccità, lo definisco un cespuglio per i giardinieri pigri. Ha una fioritura lunghissima, abbondante e i suoi fiori semplici hanno diversi colori che mutano durante la fioritura: rosso, giallo, crema, arancio e rosa. Questa mutazione avviene nello stesso momento sulla stessa pianta per lunghissimo tempo. Rosa Chinensis Sanguinea Presenta le stesse identiche caratteristiche della precedente ma ha i fiori color rosso vivo. Anche lei è una rosa di origine Cinese e anche lei è vigorosa e resistentissima. Introdotta nel 1824, la sua origine è sconosciuta. Eʼ leggermente profumata. ENTRAMBE LE DUE ROSE SONO RESISTENTISSIME E IMMUNI DA MALATTIE FUNGINE Rosa Old Blush detta bengalensis Eʼ sempre una rosa di origine Cinese. Se ne trovano dipinte in quadri risalenti alla fine del primo millennio dopo Cristo. Eʼ giunta in Europa a metà del 1700. Possiede piccole rose doppie, di un tenero rosa chiaro, estremamente rifiorenti. La fioritura, infatti, arriva anche fino a dicembre e ha un leggero profumo. Arriva ad unʼaltezza di circa 150 centimetri ed è quasi totalmente priva di spine. In Toscana si comporta come un semispogliante. Frugale per terreno e clima, è un pò più sensibile allʼoidio. Rosa Minima Angel roses Rosa di origine Cinese molto rifiorente, ha fioriture abbondanti e prolungate e possiede piccole rose a mazzi, bianco rosate, con un leggero profumo di tè .Introdotta nel 1815 è una pianta vigorosa con portamento cespuglioso. Presenta unʼaltezza di 120 centimetri ed è poco soggetta alle malattie. Anche questa è una pianta frugale. Rosa Roxburghii plena: la mia preferita Fiore stradoppio, di colore rosa, con sepali fortemente pelosi e portamento cespuglioso espanso. Possiede un fitto fogliame e ogni foglia alla base del picciolo porta una coppia di spine. Alta 250 centimetri e larga circa 300 centimetri, ha fioriture ripetute. Introdotta nel giardino botanico di Calcutta nel 1824 da William Roxburgh (1751-1815) che ne era il sovrintendente. Molto resistente alla siccità e alle malattie, è una pianta frugale. Nei luoghi estremamente freddi è bene pacciamare la base.





Rosa Eyconic® di Meilland - Rose moderne rampicanti Climber

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